Yuri Ancarani

E’ solo un film

25 giugno – 17 luglio 2024

Lo Studio Casoli presenta E’ solo un film, un progetto espositivo di Yuri Ancarani a Filicudi.

La mostra espone per la prima volta al pubblico delle fotografie, delineando un nuovo capitolo nell’ambito della sua ricerca artistica.
La mostra nasce da una serie di riflessioni di Ancarani, scaturite all’interno della galleria la scorsa estate.
Più precisamente di fronte alla sequenza fotografica di Ugo Mulas del 1964 su Lucio Fontana durante la realizzazione dei quadri Attese. Mulas comprende quanto quell’azione sia centrale nell’arte di Fontana e afferma: “L’operazione mentale di Fontana (che si risolveva praticamente in un attimo, nel gesto di tagliare la tela) era assai più complessa e il gesto conclusivo non la rivelava che in parte. Vedendo un quadro di buchi, o un quadro di tagli, è facile immaginare Fontana mentre fa il taglio con una lama o i buchi con un punteruolo, ma questo non lascia comprendere l’operazione che è più precisa e non è solo un’operazione, ma un momento particolare, un momento che capivo di dover fotografare” (Ugo Mulas, Einaudi Editore, 1973).
Ancarani dichiara: “Davanti alle foto di Mulas mi sono reso conto che la rappresentazione in sequenza dell’azione di Fontana faceva il lavoro, cioè quelle foto erano potenti per il senso di movimento e non per la qualità delle foto in sé.”

L’artista sperimenta il concetto di sintesi e di semplificazione del suo lavoro, attraverso la rappresentazione assoluta del movimento in immagini statiche. Le fotografie cristalline sono un viaggio all’interno dei numerosi materiali prodotti durante la realizzazione del film Atlantide, presentato in anteprima alla 78° Mostra del Cinema di Venezia e in numerosi festival internazionali.

Venezia appare come città-isola nella sua verità: segreta, inedita e lontana dalla narrazione turistica.
L’artista ci racconta una mitologia lagunare, con le sue fotografie nitide ed evocative, dove tutto è sempre in movimento. Ancarani ci porta con il suo sguardo attento nel mondo degli adolescenti. La mutevolezza e la sospensione di queste immagini, rivelano la ricerca interiore e i riti di passaggio delle nuove generazioni.

Saranno presentati due video inediti, frutto del grande lavoro documentaristico svolto dall’artista a Venezia, negli ultimi anni e un’ampia rassegna di proiezioni.

Yuri Ancarani è nato nel 1972 a Ravenna e vive e lavora a Milano. Le sue opere nascono da un’originale e accurata commistione fra cinema documentario e arte contemporanea.
I suoi lavori sono stati presentati in numerose mostre e musei nazionali e internazionali tra cui il Guggenheim Museum a New York, l’Hammer Museum a Los Angeles, il Kunsthalle a Basilea, il Centre Pompidou e il Palais de Tokyo a Parigi, il Castello di Rivoli a Torino, il Museo del Novecento, il PAC e la Triennale a Milano. Tra i festival cinematografici a cui ha partecipato, ricordiamo la Mostra di Venezia, i festival di Locarno, Rotterdam, Viennale, New Directors/New Films, TIFF Toronto e SXSW – South by Southwest. Ancarani ha ricevuto numerosi riconoscimenti come il Premio speciale della giuria Cl+, Cineasti del presente alla 69° Locarno Film Festival ed è arrivato tra i finalisti del David di Donatello nel 2022 per il miglior documentario.