
20 luglio – 10 settembre 2024
Vissero il loro destino come un sogno
Senza sapere chi fossero o cosa fossero
Forse accade la stessa cosa a noi
J.L Borges, Elogio de la sombra, 1969
1978. Dopo un anno di fotoreportage nel cuore della guerra civile che scuote la provincia del Tibesti nel Nord del Ciad, Ornella Tondini cerca un luogo di transizione prima del suo rientro a Roma.
Questo luogo è Filicudi. La giornalista rimane qui per più di due anni con suo marito Lionel Cousin. Vive al ritmo dell’isola, della durezza della sua terra, ma scopre anche la purezza della sua luce, e soprattutto i suoi abitanti. È verso di loro, i filicudari, che Ornella Tondini punta l’obiettivo della sua Leica. Li fotografa in posa con il cavalletto e come preferiscono essere ritratti.
Il mio non era uno sguardo verso gli isolani in quanto tali. Mi hanno colpita e profondamente segnata le loro storie, i loro racconti, misteriosi, ambigui, oltraggiosi, ma soprattutto i loro sguardi che affrontano la camera fotografica sempre con straordinaria fierezza. Con i filicudari, mi sono trovata di fronte a chi è fuori dal tempo ma ne conosce le tirannie e i segreti meglio di chiunque altro. Questa familiarità con il destino – con la sentenza, con l’apologo – viene dall’accettare di assumerlo fino in fondo. Sono tutti dei protagonisti.
2024. Ornella Tondini, che scoprí Filicudi nel 1966, compie oggi ottant’anni. Con questa mostra desidera rendere omaggio ai protagonisti della sua memoria.
Ornella Tondini. Storica d’arte, allieva di Giulio Carlo Argan, ha lavorato alla Galleria d’Arte Moderna di Roma. In seguito diventa fotoreporter in vari paesi del mondo e redattore de L’Autre Journal a Parigi.
È autrice di diverse pubblicazioni tra cui Pour le Tchad (1978), e Toscane, le balcon de la vie (1991).
Attualmente vive e produce vino a Montalcino.